Abbraccia l'inverno sul Monte Rosa: scopri gli impianti e le piste aperti.

Cene in quota sul Monte Rosa: viaggio tra natura, rifugi e cucina locale

Tempo di lettura stimato: 8 min.

Cene in quota sul Monte Rosa: viaggio tra natura, rifugi e cucina locale

Una cena in quota: magia e sapori della montagna di notte
Immagina di trascorrere una serata immersa nel silenzio ovattato della montagna, mentre fiocchi di neve danzano dolcemente nell'aria, coprendo ogni cosa con un soffice manto bianco. Sotto un cielo etereo, il suono della neve fresca che scricchiola sotto i tuoi piedi crea una melodia delicata e rassicurante.

Ecco come ci piace immaginare Giulia: una turista come molte altre, curiosa e affascinata dalla montagna, desiderosa di esplorare ogni dettaglio e scoprire prospettive inusuali. Giulia rappresenta chiunque scelga di vivere l’esperienza del Monte Rosa alla ricerca di momenti autentici, di sapori locali e di paesaggi che emozionano.

Questa è l’atmosfera magica che accoglie lei e la sua famiglia durante una cena in quota in Val d’Ayas.

L’esperienza inizia con un viaggio emozionante e suggestivo, mentre la neve continua a cadere silenziosa intorno a loro, e si conclude con autentici sapori di montagna, al caldo di un accogliente rifugio, dove il tepore e l’ospitalità li avvolgono come un abbraccio.

 

Salire verso il cielo con la telecabina Champoluc-Crest

“Dopo una giornata intensa di sci, abbiamo voglia di concludere in modo speciale, di concederci un momento per assaporare la montagna in tutta la sua magia notturna. Il rifugio in quota è la nostra meta, e una cena lassù ci sembra il modo perfetto per godere di ogni attimo di questa serata.

Prendiamo la telecabina Champoluc-Crest, che per l’occasione ci trasporta in un viaggio notturno. Appena
si chiudono le porte dell’”ovetto” alle nostre spalle, ci ritroviamo in un piccolo rifugio sospeso tra terra e cielo, immersi nel silenzio ovattato della cabina mentre fuori cadono morbidi fiocchi di neve. Con un ronzio leggero, la cabina comincia a risalire il pendio, portandoci piano piano lontano dalle luci del paese.

Man mano che saliamo, Champoluc si allontana, le sue luci diventano sempre più piccole e sembra quasi di osservare un minuscolo presepe incastonato nella neve. Più in alto, i fiocchi si intensificano, scendendo fitti e delicati, e il bagliore delle luci del paese si perde, sostituito dalla calma surreale della neve. La quiete è assoluta, interrotta solo dal suono attutito del vento che accarezza la cabina
e dalle vibrazioni dell’impianto di risalita.

Sospesi in quell’atmosfera irreale, guardando dagli ampi finestrini e avvolti dal candore della neve che scende silenziosa, ci sentiamo fuori dal mondo, come se la montagna ci stesse svelando un suo lato segreto. È un viaggio che sembra appartenere a un sogno, un istante da custodire per sempre.”

 

Il gatto delle nevi: un’avventura speciale

“Arrivati al Crest, una sorpresa ci attende: il gatto delle nevi è lì, con il suo bel colore rosso, possente e pronto a portarci fino al rifugio. Una volta saliti a bordo, ci stringiamo l'uno all’altro all'interno della cabina chiusa e riscaldata, mentre il mezzo inizia a muoversi con un ronzio profondo, quasi sommesso, che rompe appena il silenzio. Attraverso i finestrini appannati dal calore, osserviamo il buio della notte, rischiarato solo dal fascio di luce dei fari che illumina la neve fresca, facendola scintillare.

Avanzando tra i cumuli bianchi, scorgiamo fiocchi di neve che cadono lentamente, ondeggiando come piccole piume che si posano indisturbate su ogni superficie. I bambini sono eccitatissimi, schiacciati contro i finestrini, attenti a ogni movimento, e noi ci scambiamo sorrisi silenziosi, godendoci l’atmosfera unica. A un certo punto, nel cono di luce dei fari, appare per un attimo qualcosa di inaspettato: una piccola volpe. Rapida e silenziosa, passa vicino alla pista, fermandosi un attimo a guardarci prima di svanire nella notte, quasi a ricordarci che qui, nella quiete della montagna, siamo ospiti di un mondo selvaggio e immacolato.

In quella cabina chiusa, mentre il gatto delle nevi procede a ritmo costante, ci sentiamo in un’avventura esclusiva, lontani da tutto e immersi in un paesaggio che sembra disegnato solo per noi. Il silenzio, la neve che scende piano, e quella sensazione di essere sospesi tra il mondo quotidiano e un luogo magico ci accompagnano, rendendo l’intera serata speciale, un ricordo che portiamo ancora con noi.”

 

Sapori e profumi della cucina tipica di montagna

“Giunti al rifugio, ci immergiamo immediatamente in un’atmosfera calda e accogliente, un luogo dove la montagna e la storia si fondono in un paesaggio di rara bellezza. Questo storico rascard walser, ricavato in una tipica costruzione agricola in legno e pietra risalente alla fine del 1600, ci accoglie con il suo fascino autentico e senza tempo. La cura per i dettagli, un restauro attento e appassionato, aggiunge comfort a un ambiente che già di per sé racconta storie di tradizioni passate.

Entrati nella sala da pranzo, che un tempo era la vecchia stalla costruita sulla roccia, ci sentiamo come se fossimo stati trasportati in un prezioso scrigno di ricordi. Le travi in legno scuro, le pareti di pietra, e il calore emanato dal fuoco scoppiettante del caminetto creano un'atmosfera intima e suggestiva. Le luci soffuse e il profumo del legno trattato ci avvolgono, rendendo ogni momento qui dentro unico. È il luogo ideale per ritrovarsi e condividere preziosi momenti di allegria attorno a un tavolo, lontani dalla frenesia della vita quotidiana.

Ad accoglierci con un sorriso caloroso c’è
Virginia, la proprietaria, la cui passione per la tradizione e per la buona tavola si riflette in ogni piatto del menù. Gli ingredienti, freschi e locali, sono utilizzati per creare ricette tramandate dalle nonne, ma con un tocco personale che rende ogni assaggio un'esperienza nuova e deliziosa. Iniziamo la nostra cena con una zuppa calda di castagne e funghi, un’esplosione di sapori che riscalda il cuore, accompagnata da un pane caldo e croccante che si scioglie in bocca.

Dopo la zuppa, arriva la polenta con spezzatino di cervo e formaggi locali, un piatto che racconta una storia di tradizione e autenticità. Ogni
portata delizia il nostro palato con sapori intensi che sembrano rispecchiare la forza e la ricchezza della natura circostante. Anche i bambini, con gli occhi pieni di meraviglia, si lasciano conquistare dai sapori, e per chiudere in dolcezza, assaporiamo una selezione di dolci a base di miele di montagna e frutti di bosco freschi, un finale perfetto per una cena indimenticabile, tra sorrisi e sguardi di stupore. Qui, ogni dettaglio, dalla gentilezza dei proprietari alla qualità dei piatti, contribuisce a creare un’atmosfera magica che rimarrà nel nostro cuore.”

 

Perché rifarlo?

“Questa cena in quota a Champoluc è molto più di una semplice cena. L’avventura del viaggio, il sapore della cucina tradizionale e la quiete della montagna di notte ci regalano emozioni uniche. Rifaremmo tutto senza esitazione, per riassaporare quelle emozioni che solo una cena in quota sa regalare.

Per chiunque cerchi un’esperienza simile, le opzioni di locali in quota nel comprensorio sciistico Monterosa Ski,
sia sul versante valdostano che su quello piemontese, sono tante e ognuna ha qualcosa di speciale da offrire. Non vediamo l’ora di tornare, e chissà, magari provare una nuova salita sotto le stelle.”


 

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