La partenza dell’itinerario è a St.-Jacques. Dalla piazza centrale si supera la cappelletta proseguendo sulla strada principale. Arrivati a Blanchard si svolta a sinistra attraversando un ponte, e subito dopo a destra, seguendo per un breve tratto la destra orografica del Torrente Cortot. Si sfiora una falegnameria (a destra) e si scarta la diramazione che scende a destra verso Bernosin; la strada diventa sterrata e inizia a salire verso il Vallone di Nana. Al primo tornante, tuttavia, inizia – all’esterno della curva a sinistra – il sentiero 8E, che inizia subito a salire piuttosto ripido nel bosco incrociando una pista forestale fino ad una radura. Qui la strada prosegue a sinistra ma il sentiero, sempre con segnavia 8E, svolta a destra e prosegue la salita lungo la destra orografica del torrente.
Usciti dal bosco si trova un nuovo bivio, dove si lascia il sentiero 8E – che scende a destra verso Djomein – procedendo sul sentiero 5A, che si inoltra nel vallone seguendo ad alcune decine di metri di distanza il corso del torrente, sfiorando a sinistra l’Alpe Cortot.
La salita prosegue non ripida, con alcuni guadi (che a seconda delle condizioni potrebbero essere asciutti); il sentiero converge verso la strada soprastante che porta alla presa d’acqua del Ru Cortot. Raggiunta la strada, identificata come sentiero 5, la si attraversa restando sul 5A. La traccia a terra potrebbe non essere visibilissima ma si trovano frecce gialle dipinte sulle rocce. Si guadano altri due canalini per poi salire più ripidi, sempre seguendo le indicazioni di vernice. Due piccole pietraie vengono superate sfiorando la prima a monte e attraversando la seconda, dopo la quale si ritrova il sentiero.
La valletta poi si biforca; il torrente scende nel ramo più a est ma il sentiero procede invece sul lato destro, erboso, di quello a ovest. Uscendo dalla valletta il sentiero si avvicina nuovamente al torrente seguendolo per un lungo tratto su erba e sassi, lungo il quale si incontrano altri piccoli guadi e zone umide; il cammino è sempre indicato anche da segnavia dipinti.
Più in alto la valletta, precedentemente stretta e scavata, si fa più ampia; si sfiora lasciandola a sinistra una piccola grotta formata da due massi appoggiati l’uno all’altro. Segue una zona parzialmente detritica con ulteriori possibili guadi, dopo la quale si incontra una conca erbosa che va contornata a sinistra prima in lieve salita e poi, in uscita, con pendenza più decisa. I pianori successivi vengono attraversati lungo il torrente, restando sulla destra orografica. Si supera un piccolo lago lasciandolo a sinistra della traccia; poco dopo la traccia a terra va perdendosi nell’erba. Si trova una sequenza di ometti di pietre che però converge verso il sentiero principale per il Colle Superiore; conviene invece puntare in direzione del Bec Carrè di fronte, uscendo dal piano tracciando una via una trentina di metri a sinistra della cascata.
Al di sopra della cascata si trova una traccia a terra che effettua una coppia di tornanti, il primo a sinistra e il secondo a destra, prendendo quota fino all’altopiano successivo dove il sentiero sparisce nuovamente; seguendo il torrente si raggiunge comunque senza problemi il delizioso Lac Pers, o Lago Perso, a quota 2823, alla base della Punta Sud. Qui il vallone pressochè incontaminato seguito finora incontra però gli impianti sciistici; si riconoscono già le seggiovie per i due colli, le strade di servizio e le piste.
Aggirato il lato in senso antiorario si ritrova una traccia, salendo in direzione dei piloni della seggiovia fino alla strada, seguendo la quale si raggiunge in breve (scartando la poco visibile diramazione su pietraia a sinistra per il Bec Carrè) il Colle Superiore delle Cime Bianche.