Itinerario privilegiato per guardare l’abitato di Trinité dall’alto e per la vicinanza al massiccio del Monte Rosa.
Bisogna subito dire che non è adatta a tutti, ma a chi ha già una buona esperienza. Ricordiamo inoltre ai meno esperti di affidarsi sempre ad una guida prima di intraprendere delle vie ferrate soprattutto se prevedono passaggi impegnativi.
Dal piazzale guardando verso monte si vedono i cavi della ferrata e la sua sommità in corrispondenza di alcune antenne.
Sulla sinistra del piazzale inizia un sentiero che, in poco più di 5 minuti, porta attacco dell'itinerario, sulla sinistra di un piccolo zoccolo basale roccioso.
La prima parte della ferrata sale le rocce sulla destra.
Si inizia subito con il superamento di due strapiombi. Si prosegue diritti con difficoltà inferiori, fino a raggiungere un ripiano di terra ed erba.
Qui c'è la possibilità di uscire dalla via e terminare la salita, raggiungendo il sentiero di discesa, verso destra entrando nel bosco.
Dal ripiano erboso, si prosegue verso sinistra, seguendo il cavo della ferrata che passa sotto pareti verticali per una cinquantina di metri. Si riprende a salire, si superano delle cenge e uno spigolo fino ad arrivare alla base di un camino.
Lo si supera, si risalgono facili roccette e si raggiunge verso sinistra la base di una scala, che attraversa un grande strapiombo.
Nei pressi c’è uno spiazzo che permette di effettuare una sosta.
L’ultima parte della ferrata parte con il superamento di uno strapiombo grazie all'utilizzo di una scala e proseguendo sotto una serie di piccoli tetti, si esce a sinistra. Qui bisogna prestare attenzione a non sbattere la testa e la spalla destra contro gli spuntoni di roccia.
Si raggiunge dunque l’ultima fascia rocciosa che sostiene il traliccio dei ripetitori. Prima della cima, occorre ancora superare una parete strapiombante, seguita da una parte rocciosa più appoggiata e facile che conduce al traguardo nei pressi dell'antenna.
A fianco di questa troverete un casotto di servizio e uno spiazzo erboso da cui godervi un bel panorama.
Da qui, un tratto successivo ci pone di fronte a 2 possibili varianti:
- 1. quella di destra (gialla), più impegnativa dell’itinerario percorso fino a questo punto e che, pur essendo breve (50mt circa) richiede un notevole sforzo di braccia in quanto verticale e con gradini abbastanza distanziati fra loro.
- 2. quella di sinistra (nera), che dopo un ponte tibetano di alcuni metri attacca una parete leggermente strapiombante molto faticosa, consigliabile solo a persone allenate e con esperienza.
Discesa:
Dall' antenna si segue il sentiero erboso che inizia proprio alle spalle del piccolo casotto di servizio e che sale leggermente verso destra inoltrandosi nel bosco.
Il piccolo sentiero risale attraverso alcuni tornanti e confluisce nel sentiero n.11 che taglia il bosco a mezza costa. Si cammina in leggera discesa (verso destra) sul sentiero n.11, fino a quando questo confluisce nel sentiero n.10.
Si segue quindi il sentiero n.10 in discesa, dopo diversi tornanti che serpeggiano lungo il bosco si passerà vicino ad alcuni paravalanghe.
Il sentiero raggiunge infine l'antica cava di pietra per terminare alla base della ferrata a quota 1670mt.
Materiale obbligatorio:
Casco, imbragatura con kit da ferrata comprensivo di due longe con dissipatore montato, scarponcini da trekking.