Valle di Gressoney

Gressoney-La-Trinité

Gressoney-Saint-Jean

Costume tradizionale di Gressoney

Il prezioso abito walser

Di: Visit Monterosa

IL COSTUME TRADIZIONALE DI GRESSONEY

Anticamente le donne di Gressoney erano solite indossare un abito simile all’attuale costume tradizionale: era più corto e disadorno e la gonna era confezionata con il panno locale e caratterizzata da tante pieghe. Inoltre portavano un largo grembiule ed un fazzoletto legato dietro la nuca, sostituito a volte da un grande cappello di feltro pesante a larghe tese per proteggersi dal sole  e dalle intemperie.


L’abito festivo era di stoffa pregiata, le pieghe erano più alte ed era di colore nero, blu o viola scuro. Sulla  camicetta di canapa bianca si indossava un giacchino nero ed un foulard di seta colorato.

Con l'arrivo a Gressoney della Regina Margherita di Savoia il costume tradizionale fu da lei arricchito con raffinatezza, eleganza e stile tanto che la stessa Regina era solita indossarlo nelle villeggiature estive a Gressoney.   

Oggi l'abito femminile è di colore rosso scarlatto e lo si indossa ancora nei giorni di festa e nelle ricorrenze particolari come battesimi, comunioni, cresime, matrimoni.

Negli anni cinquanta è stato confezionato l'abito da uomo che potesse accompagnare quello femminile, ricorda molto la tradizione tedesca ed ha gli stessi colori dell'abito femminile: il bianco, il rosso e il nero.

L'abito femminile di Gressoney

La gonna lunga è arricchita, sulla parte posteriore, da pieghe dalla foggia particolare, gére,  ed il corpetto è impreziosito da galloni dorati; la camicetta è ornata con preziosi merletti; il grembiule è nero e abbellito da pizzi e ricami.

La pettorina, férblätz, è di velluto nero ricamata con fili dorati o colorati in svariati disegni come ad esempio spighe, stelle alpine, fiori di campo o arabeschi. L’abito è valorizzato da un giacchino corto e aderente con passamanerie dorate, inizialmente, in panno nero, ora in velluto o seta pesante, z’wòlhemd.

Più di recente è stato aggiunto un lungo mantello  in panno nero, con cappuccio foderato di rosso per proteggersi dal freddo invernale. A volte, sulle spalle può essere indossato uno scialle in lana o in seta, a fiori o arabeschi.


La cuffia, d’goldenò chappò, il pezzo più prezioso del costume, è realizzata in filigrana d’oro, ricca di ricami, nastri e, a volte, ornata con pietre dure. Questo copricapo era adottato dalle donne fin dal ‘700, ma, con l’andar dei secoli, esso ha subito dei piccoli cambiamenti e, a partire dal XIX secolo la raggiera risulta essere più alta rispetto ai modelli iniziali. La cuffia è considerata un gioiello di famiglia e viene tramandata da madre a figlia, con amore e orgoglio.

Oltre al costume di colore rosso scarlatto, è in uso anche un abito di colore violetto con gli ornamenti in argento, che viene indossato ai funerali o da colei che porta il lutto. In questo caso la cuffia è in argento.


L’eleganza e l’accostamento delle tinte fanno sì che il costume di Gressoney sia uno dei più raffinati e più ammirati in campo internazionale.

Abito femminile di Gressoney

Abito femminile di Gressoney

L'abito maschile di Gressoney

Il costume maschile ha una tradizione molto più recente ed  è stato creato in occasione della nascita del gruppo folkloristico per essere accostato all'abito femminile ed è indossato quasi esclusivamente nelle manifestazioni tradizionali.


La camicia è bianca di cotone o lino, il gilet è rosso cucito lo stesso panno dell'abito femminile, la giacca ed i pantaloni, che arrivano sotto il ginocchio, sono confezionati con un panno nero pesante anche per i rigidi inverni delle montagne. Le calze sono bianche di cotone o di lana e presentano diverse lavorazioni. Il cappello nero di feltro è caratterizzato da una piuma bianca e le scarpe sono dei mocassini in pelle nera con una fibbia in metallo centrale.

Abito maschile di Gressoney

Abito maschile di Gressoney

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