La chiesa parrocchiale di Verrès appartiene dall’epoca della fondazione alla comunità di canoni i regolari di Saint-Gilles.
L’edificio primitivo risaliva all’epoca romanica, come dimostra il piccolo campanile quadrato rimasto in piedi; i biografi di Giorgio di Challant affermano che questi ne fece costituire la copertura con volte di tipo gotico nel1509. Risale al 1407 la costruzione della cappella sepolcrale dedicata alla Vergine e a S. Giorgio voluta da Iblelo di Challant.
L’edificio, sorto sull’area cimiteriale adiacente alla chiesa, presenta caratteri stilistici analoghi all’altra grande impresa architettonica promossa da Ibleto, il castello di Verrès: si tratta di una costruzione essenziale, esternamente in pietra a vista, con pianta quadrata coperta da una volta a crociera; sobria e raffinata la decorazione, affidata agli elementi architettonici scolpiti nella pietra: i costoloni che nascono direttamente da terra e scompartiscono la volta in quattro ampie vele, la grande finestra a trifora, di squisito gusto gotico, i profili modanati del lavabo e del portale.
Nel 1776 l’antica chiesa, ormai insufficiente per i bisogni della popolazione e in cattivi stato di conservazione, fu abbattuta e al suo posto venne eretta la chiesa attuale in stile barocco. Nel corso di questi lavori la cappella di Ibleto venne inglobata nell’edificio, divenendone la prima campata; la porta che metteva in comunicazione la cappella con la chiesa antica venne reimpiegata come portale principale di ingresso.
La decorazione della chiesa è stata integralmente rinnovata nel 1912, in occasione della celebrazione del millenario della fondazione del convento, dai fratelli Alessandro, Augusto, e Antonio Artari, pittori di Verrès