C’era una volta un paese tra le montagne; un paese orgoglioso, presuntuoso e ambizioso. C’erano uomini e donne selvatici ma curiosi e soprattutto fieri di essersi affrancati dalla servitù. C’era e c’è Alagna, negli anni 50 del 1900, nel paesello sospeso tra le montagne, fu costruita un’ovovia per dare sprint all’albergo Belvedere, imponente struttura appoggiata sul Belvedere di Otro, pubblicizzato come punto tappa per la salita alla Capanna Margherita; un progetto temerario, primo passo verso il sogno di raggiungere il Monte Rosa con gli impianti, che avrebbe fatto poi la fortuna di Alagna. L’albergo fu costruito agli inizi del ’900 dalla famiglia Igonetti. La sua costruzione gettò la famiglia in cattive acque e l’albergo fu ceduto alla famiglia Grober che lo terminò e lo avviò. Aperto nel periodo estivo, già nel dopoguerra era attivo e conosciuto. Nel marzo del '45 si festeggiò il matrimonio di Joccu Chiara, nel '46 Adriano Fuselli partecipò a un campo scout e ballò nell’albergo tutta la notte.
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