Nel processo di trasformazione dell’economia medioevale, l’influenza dei monasteri e la presenza dei signori feudali, che diedero impulso ai commerci transalpini, favorirono l’insediamento dei coloni walser dell’alta Valsesia a partire dalla seconda metà del XIII secolo. La fondazione delle colonie walser di colloca all’incirca verso il 1285, anche se non sono stati rinvenuti documenti, che lo possano attestare con sicurezza. Di certo nel trattato di Brusson del 1270 non si fa cenno dell’esistenza di insediamenti walser negli alpeggi di Pietre Gemelle. Lentamente, tra la fine del ‘200 e gli inizi del ‘300, gli antichi pascoli dei monasteri, in particolare le stazioni di fondovalle, si trasformarono in stabili villaggi walser. La testimonianza più antica è del 1302, relativa ad colono di Pedemonte “Anrigeto alemanno di Apud Mot” che costituiva con atto notarile la dote per la figlia, con l’obbligo per il genero Pietro Gualcio di partecipare alla conduzione dell’azienda agricolo-pastorale della famiglia.
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